LA SITUAZIONE NEL MILANESE

 

Sono trascorsi 11 anni dal Gennaio 1994, allorché l’ambiziosa classe dirigente finiana scelse di aderire al progetto AN e così mettere fuori gioco i principi del MSI sanciti statutariamente. E’ pur vero che l’unico a versare qualche goccia di sangue a difesa di quei principi è stato solo che scrive.

Distribuivo volantini di dissenso nella Hall dell’Hotel Ergife a Roma e per questo venivo aggredito dal servizio d’ordine mercenario, diversamente da tanti altri che in quei giorni partecipavano al “Mercato delle Vacche”, venivo trattato proprio da Fini in quel modo assurdo e paradossale, giacchè anni prima avevo salvato lui da un aggressione subita ad opera di un violento davanti alla Federazione in Via Mancini a Milano (riportò solo un epistassi al naso).

Nel frattempo alcune di quelle persone che si sono illuse alla corte di AN, oggi si sono ravvedute e hanno rilanciato un progetto elettorale (Alternativa Sociale, Romagnoli, Rauti) con risultati che per il momento ricadono in una sfera strettamente personalistica. Nel milanese i risultati non potevano essere diversi, visto che il candidato alla Provincia è stato incapace di intercettare i voti dell’area del dissenso. Infatti sommando tutti i voti dell’area del dissenso, la percentuale si attesta all’ 1,42%. Mentre il candidato per Alternativa Sociale, Forza Nuova e FN ha ottenuto l’ 1 % dei voti.

Ciò si è determinato perché non si è seguita una strada di apertura nei confronti delle altre componenti e , forse, tutto sommato, questo non lo considero un danno, conoscendo il carattere del candidato. Ad ogni buon conto, là dove l’area del dissenso è riuscita ad aggregare altre componenti, il risultato è stato migliore: ad esempio alle Comunali di Scaldasole, Comune della Provincia Pavese, la Lista Mussolini inglobando anche il simbolo e i candidati di Continuità Ideale ha ottenuto il 7% dei voti.

Altro esempio da riportare è il risultato del Comune di Rho: nel 2002 una lista dell’Area del dissenso guidata dal Camerata Porciani – un candidato non locale – riusciva a compattare tutta l’area e ottenere il 3% dei voti. Di contro, oggi, la Lista Mussolini guidata tra l’altro da un candidato del posto ha ottenuto solo l’1,1% dei voti.

Parisi Antonio